sabato 27 giugno 2009

.che momento storico!!!




Molto difficile definire questo momento storico.
La cosa secondo me più grave è che negli ultimi 15 anni è stata innalzata notevolmente l’asticella della ”morale”.
Il Principe ed il suo schiavetto (Ghedini) hanno convinto il Paese che un comportamento immorale e contro ogni etica non è tale se non ha una RILEVANZA PENALE.
Ecco allora che il Presidente chiama Saccà della Rai e lo costringe a mettere in una serie televisiva una “zoccola” al posto di una brava attrice; in qualsiasi paese della Comunità europea l’opinione pubblica sarebbe andata in fermento ed il Presidente si sarebbe dimesso con vergogna…da noi si rinforza.
Credo che sia inutile indignarsi, occorre solo capire le ragioni di tutto questo…io una mia spiegazione ce l’ho: negli ultimi 15 anni le televisioni commerciali, alle quali oggi si è accodata anche la Rai, hanno trasmesso modelli di felicità totalmente irreali. Il modello è il modello Berlusconi, uomo d’affari senza scrupoli che si arricchisce corrompendo la Guardia di Finanza e chiedendo l’appoggio dei partiti (Socialista in primis). 50 anni fa un uomo così sarebbe stato un fallito arrampicatore, soprattutto dopo che la consorte lo abbandona a 73 anni!!!
Oggi è un mito perché rappresenta il “furbetto” che ha fatto i soldi, perché proprio la televisione ha spiegato a tutti che la cosa più importante nella vita sono i soldi e la possibilità di consumare.
Mi vergogno di questo Paese, mi vergogno soprattutto di ospitare nel nostro Paese una Chiesa che accolse quest’ uomo dicendo: “finalmente è cambiata l’aria” traducibile in “questi sicuramente non parleranno di testamento biologico, non parleranno mai di DICO, ci riempiranno di soldi, forse elimineranno l’aborto legale, ….

lunedì 22 giugno 2009

Ministro col tasso alcolemico troppo elevato?


Leggo su un quotidiano che in una conferenza a Rimini la Brambilla dichiara
"dobbiamo togliere la limitazione di vendita di alcolici dopo le 2 di notte perchè altrimenti i turisti giovani non vengono".

Che aveva il cervello da gallinella lo sapevamo già ma che facesse uso di alcolici prima delle conferenze non lo sapevo!!

sabato 20 giugno 2009

Internet=libertà


Nel XX secolo l’uomo ha inventato tantissimo migliorando indubbiamente la qualità della sua vita.
L’ultima grande invenzione, in ordine di tempo, è indubbiamente Internet.
La RETE è osannata da taluni e DEPRECATA da altri.
Come per tutte le cose della vita credo che la Rete può essere straordinariamente utile o inutile a seconda di come la si utilizzi.
Ne è la dimostrazione l’attuale tentativo del governo cinese di obbligare l’introduzione di un filtro su tutti i Personal computer dei cinesi.
Il filtro, che vorrebbe passare per un “blocco ai siti porno”, in realtà blocca anche arre di discussione; una imponente reazione dei cinesi sta costringendo il governo a rendere il filtro “facoltativo”.

Ciò dimostra che se la Rete viene utilizzata nel giusto modo è un mezzo straordinario che permette a chiunque di potersi informare o istruire.
La televisione ci ha distrutto la mente costringendoci, senza possibilità di scelta, ad accettare tutto ciò che ci viene proposto. La Rete, per sua natura, dà ampio spazio al confronto e permette ad ognuno di farsi un idea su un determinato argomento.

Chi la osteggia a capo basso credo che lo faccia per una soggettiva difficoltà nell’utilizzarla.

venerdì 19 giugno 2009

Tutti al mare?!?!


L’Italia è stata per lunghissimi anni mèta ambita per stranieri e non.
Il nostro mare, i nostri luoghi di cultura, le nostre montagne sono uniche al mondo.
30 anni fa eravamo indiscutibilmente il primo Paese al mondo per il turismo, oggi siamo al 6° posto!!!
Per capirne le ragioni non servono certo le statistiche ma è sufficiente recarsi in un luogo balneare o sedersi al tavolo di un ristorante di mare o montagna.
Al mare tutto è stato “privatizzato” rendendo quasi irrangiungibili le zone di libera balneazione; per un ombrellone ed uno sdraio si arriva anche a pagare 50 euro (Costier Amalfitana).
Se poi si decide di andare al ristorante occorre prevedere badget vicini allo stipendio mensile di un impiegato.
La politica del “furbetto del quartierino”. in voga da noi da un trentennio, ci sta oggi presentando il conto: Tedeschi, scandinavi, americani, cinesi preferiscono altre mete, in primis Grecia e Spagna, per il semplice fatto che non si sentono presi in giro.
La Spagna ci ha sorpassato in tutto e questo è un caso clamoroso in quanto quando noi negli anni 70 ospitavamo milioni di turisti loro avevano la dittatura!!!

giovedì 18 giugno 2009

Troppo carina....


qualcuno ancora ragiona...


RESPINGIMENTI: DA ANCONA UN’INIZIATIVA ESEMPLARE


All’unanimità la giunta provinciale di Ancona, presieduta dalla presidente Patrizia Casagrande haapprovato nei giorni scorsi un ordine del giorno che condanna nettamente la politica del governo intema di immigrazione e censura le dichiarazioni del presidente del consiglio. "Quando - dice lapresidente Patrizia Casagrande - il presidente del consiglio afferma di non volere un’Italiamultietnica, mostra inequivocabilmente di condividere la violenza verbale a cui ci hanno abituatoesponenti del suo governo, contribuendo a legittimare il clima razzista che si sta diffondendo nelpaese. Le gravissime dichiarazioni susseguitesi in questi giorni non fanno che alimentare un culturadell’odio e dell’intolleranza ...Lucrare cinicamente sui destini di centinaia e centinaia di essereumani in fuga da guerre e persecuzioni, non significa solo violare la Costituzione repubblicana e ildiritto internazionale, ma vuol dire sfigurare la cultura politica del nostro paese e i valori di pace,giustizia e solidarietà che ne costituiscono l’intima essenza".

Ecco il testo dell’ ordine del giornoapprovato dalla giunta provinciale:

"PREMESSO CHEla Costituzione italiana e numerose fonti normative del diritto internazionalericonoscono e garantiscono i diritti inviolabili dell’uomo e la protezione umanitaria alle personeinfuga da guerre e persecuzioni

Indice

PRESO ATTOdegli avvenimenti di questi giorni, relativi al respingimento di migranti soccorsi damotovedette della Guardia Costiera e della Guardia di finanza nella zona marittima Sar (Search andrescue) di competenza maltese e ricondotti in Libia senza adeguata valutazione delle loro possibilinecessità di protezione internazionale;

RITENUTO plausibile che, come riferisce l’Unhcr (l’Alto Commissariato delle Nazioni Uniteper irifugiati), fra le persone respinte ci siano individui bisognosi di protezione umanitaria, inquanto dastatistiche effettuate nel 2008 circa il 75% di coloro che sono giunti in Italia via mare hafattorichiesta di asilo e al 50% di questi è stata concessa una forma di protezione internazionale;

CONSIDERATOche i migranti sono stati respinti in Libia, paese che non ha aderito allaConvenzione di Ginevra sui rifugiati e, per tanto, non dispone di un sistema nazionaled’asiloefficiente e rende difficoltosa l’azione delle organizzazioni umanitarie;DATO ATTOche l’operato del governo italiano si inserisce in un preciso disegno strategicoculturale in cui entrano pienamente la normativa sul decreto sicurezza e la costante violenza verbalecon cui esponenti della maggioranza legittimano il clima razzista che si sta diffondendo nel nostropaese;

CONSIDERATE le ultime gravi dichiarazioni del presidente del consiglio, il quale ha dapprimaaffermato di non volere un’Italia multietnica, alimentando l’intollerante cultura di odio nei confrontidei migranti che sta aggredendo la nostra società e poi, dando prova di sconcertante superficialità,ha dichiarato che non vi sono soggetti con requisiti per la richiesta del diritto d’asilo tra coloro chevengono soccorsi in mare;

VISTA la ferma presa di posizione del Consiglio europeo di condanna delle politiche del governoitaliano in materia di immigrazione; considerato tutto quanto sopra riportato:La Giunta Provinciale

1. ritiene che il respingimento dei migranti verso la Libia sia un atto di inciviltà che viola i principifondamentali sanciti dalla Carta Costituzionale e dalle norme internazionali ed inoltre lede ladignità umana di ogni cittadino, legittimando la violazione di diritti fondamentali conquistati neglianni, a cui oggi viene contrapposta la forza dell’arroganza;

2. esorta le autorità italiane affinchè questa prassi non si ripeta perché mette a rischio il sistema diprotezione internazionale sia in Italia che in Europa;

3. difende i principi multiculturali, che caratterizzano la società marchigiana e intensificherà lebuone pratiche per una cultura di inclusione, solidarietà e rispetto dei diritti fondamentali, in strettacollaborazione con gli enti locali e con il mondo dell’associazionismo presenti sul territorio;

4. aderisce alla Campagna Nazionale contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro dal titolo“non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti”, promossa dalle principali organizzazioni dellasocietà civile italiana che si occupano di migranti e rifugiati, sottoscrivendo l’appello che si allegain copia al presente atto;

5. invita il governo italiano a rivedere la propria politica sull’immigrazione, nel pieno rispetto dellaCarta Costituzione e delle norme di diritto internazionale e di prendere atto che la multiculturalità èun valore imprescindibile per la crescita di ogni società democratica.

domenica 7 giugno 2009

Straordinaria lettera di un prete.


09 05 31 Farinella a Bagnasco su berlusconismo
SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITÀ
Egregio sig. Cardinale,
viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E’ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.
Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.
Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di «frequentare minorenni», dichiara che deve essere trattato «come un malato», lo descrive come il «drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio». Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell’omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull’inazione del suo governo e sulla sua pedofilia. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.
Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità» che è la nuda «realtà». Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell’Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.
Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all’integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi. Non date forse un’assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi «parlate per tutti»? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l’immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E’ forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l’attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l’8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell’inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.
I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all’accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull’odio dell’avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con «modelli televisivi» ignobili, rissosi e immorali.
Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l’altro 50% sotto l’influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d’interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita «dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale»? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall’eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l’etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant’Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché «anche l’imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa». Voi onorate un vitello d’oro.
Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da «mammona iniquitatis», si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d’oro? Quando il vostro silenzio non regge l’evidenza dell’ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: «troncare, sopire … sopire, troncare».
Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? «Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo … si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest’urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti… A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent’altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire» (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una «bagatella» per il cui perdono bastano «cinque Pater, Ave e Gloria»? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: «Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix» (La Stampa, 8-5-2009).
Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l’integerrimo sant’Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell’imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: «Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro» (Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo 5).
Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei «per interessi superiori», lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.
Lei ha parlato di «emergenza educativa» che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei «modelli negativi della tv». Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l’arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del «velinismo» o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull’altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l’Italia.
Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all’Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: «Non licet»? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro «tacere» porta fortuna.
In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.
Genova 31 maggio 2009
Paolo Farinella, prete
Don Paolo Farinella lauree in Teologia Biblica e Scienze Bibliche e Archeologiche. Ha studiato lingue orientali all’Università di Gerusalemme: ebraico, aramaico, greco. I suoi ultimi libri: ” Bibbia, parole, segreti, misteri ” e ” Ritorno all’antica Messa “, sempre editore Gabrielli

martedì 2 giugno 2009

Ma che dice Capponi?


ad un certo punto della Sua lettera ai macertaesi Capponi scrive:

"Macerata, Civitas Mariae, è l'unico Comune delle Marche che ha un registro per le coppie di fatto"

lo dice in senso dispregiativo, cioè per Lui non ci dovrebbe essere quel registro!!!!!

gli ho scritto:

Egregio Signor Capponi, ho ricevuto la Sua lettera a casa e l'ho letta con attenzione concordando con alcune Sue affermazioni .
Poi sono arrivato a leggere il terzo punto dei "fatti" di Silenzi e sono rimasto sbigottito.
L'ho letto 3/4/5 volte per essere sicuro di quello che ha scritto.
Le ricordo che la Costituzione, che Lei come il Suo Capo Supremo mostrate di conoscere poco, dà pari dignità a tutte le persone ed è scontato che in uno Stato Laico si dia la possibilità ad ognuno di unirsi come vuole.
Curioso che queste lezioni "cristiane" vengano da chi (il Suo Capo Supremo) non sa neanche dove stia di casa la moralità.
Viviamo in un Paese nel quale "i fatti di rilevanza" penale si sono sostituiti alla morale per cui non è più "rilevante" che un Presidente del Consiglio raccomandi qualche mignotta alla Rai se questo non ha rilevanza penale.
Lei è stato un ottimo Sindaco di Treia e conoscendo benissimo sua moglie (mia carissima amica) stento a credere che abbia queste chiusure mentali e che la Sua carriera politica sia più importante di tutto il resto.
Cavalcare il Clero nella nostra Provincia è operazione troppo subdola per il Capponi che pensavo di conoscere io.
Non sono credente, credo nell'uomo, mi impegno da anni nel volontariato e sono uno dei fondatori del Gruppo di acquisto solidale di Macerata che oggi conta 130 famiglie. Abbiamo all'interno gay, coppie di fatto, atei, cattolici...sono tutte straordinarie persone che nessuno etichetta per le proprie scelte sessuali, politiche o religiose. LEI LO STA FACENDO.
Studio da anni il fenomeno Chiesa e La invito a farlo con serietà. Probabilmente quando si accorgerà che la Chiesa nel 1945 ospitò 30 feroci nazisti per farli fuggire in Argentina, quando si accorgerà che il Suo vescovo ha un anello da 15000 euro al dito, quando si accorgerà che dell' 8 per mille solo il 10% va a i poveri...forse cambierà idea...o almeno mi auguro che rispetti le ideee degli altri.
Mandi un caro saluto alla mia amica Paola
Grazie--
Roberto Cherubinihttp://www.maceratando.com/